“L’assistenza domiciliare privata: un servizio alternativo”

La situazione socioeconomica dell’Italia negli ultimi trent’anni ha determinato l’affermarsi della professione delle badanti come una necessità ineludibile, che si sta evolvendo sempre più verso una logica di servizio che una sola persona non è in grado di affrontare.

La badante deve avere turni di riposo e ferie, si ammala e ha necessità famigliari come ognuno di noi; chi beneficia di assistenza, per ragioni di salute, ha l’esigenza della continuità e questo spesso si scontra con i normali problemi di vita di cui sopra. Inoltre, le condizioni della persona assistita si modificano, e di conseguenza devono adeguarsi le competenze di chi assiste: non dimentichiamoci che, forse per venire incontro in fretta alla necessità di inquadrare dal punto di vista normativo le persone che offrivano assistenza, il Contratto Nazionale di riferimento si chiama ancor oggi Colf-Badanti, pur avendo colf e badanti due professionalità molto diverse, che solo in certe mansioni si sovrappongono.

Facendo un esempio in un settore diverso, pensiamo alle pulizie civili, quelle dei condomini, degli uffici o delle case: se è vero che una volta le si affidava ad una persona specifica, oggi si incaricano aziende specializzate, che a loro volta assumono e collaborano con operatori formati per garantire il servizio a regola d’arte in funzione degli ambienti che si trovano a gestire.

Allo stesso modo, semplificando, se è sufficiente una professionalità di base per assistere una persona autosufficiente, accompagnarla a fare la spesa e sgravarla delle incombenze domestiche, la stessa persona può non essere in grado di assolvere correttamente i propri compiti in una condizione di salute diversa (ad esempio mancanza di deambulazione, patologie come demenza).

Affidarsi ad una realtà che gestisce e forma operatori ed operatrici con diversi livelli di qualifica e di competenza, permette di affrontare e di risolvere due tipi di problemi: organizzativi, garantendo la continuità del servizio con sostituzioni in caso di malattia, riposi e ferie; operativi, intervenendo con le professionalità adeguate e solo quando è necessario, a fronte di cambiamenti della situazione assistenziale.

Come detto all’inizio, è in corso un’evoluzione che le famiglie hanno già iniziato a comprendere: non più cercare una persona, ma affidarsi ad una realtà che coinvolge tutte le risorse necessarie, con tempi e costi che vengono determinati dopo aver valutato le esigenze personali e famigliari degli assistiti. Il servizio comprende oltre ad operatori generici quando la situazione lo consente, anche operatori qualificati, infermieri, fisioterapisti, psicologi per fare in modo che la famiglia abbia un unico punto di riferimento per tutte le necessità che l’assistenza richiede.

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